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2° Parte. Icardi – Inter e il gioco a somma zero! 22/03/2019

Avevo concluso il precedente post scrivendo che il management, per sua natura, dovrebbe essere il “giocatore a somma diversa da zero”, perché vuole vincere, ma vuole che con lui vincano i collaboratori, i fornitori, i clienti, gli stakeholder vari.

Nel frattempo, entrambe le parti hanno evitato dichiarazioni soggette a possibili critiche o malevole interpretazioni e il clima si è in parte rasserenato. In più il giocatore ha ripreso gli allenamenti con la squadra.

Le posizioni rigide portano a fasi di stallo, dannose per entrambe le parti. Rivedere le proprie posizioni, accettando anche le critiche per i propri errori permette di vedere più chiaramente gli obiettivi dei “contendenti”.

Alcuni si schierano contro Icardi: “Ora dovrebbe stare in panchina e non giocare”. Altri lo vorrebbero subito in campo, come se niente fosse successo.

In certi casi, bisogna essere lucidi e pragmatici. Entrambe le parti hanno i medesimi interessi e i medesimi obiettivi:

  1. Contribuire ai risultati della squadra;
  2. Aumentare il valore di mercato del giocatore;
  3. Definire una destinazione per il giocatore nel reciproco interesse.

La situazione era diventata lose-lose, a somma “negativa”, entrambe le parti stavano perdendo, ora forse si intravede una soluzione.

Sarà capitato anche a voi di trovarvi una fase di stallo, magari con un cliente, solo un approccio flessibile e la capacità di fare la prima mossa verso l’altro, possono ristabilire una relazione win-win.

1° parte. Icardi – Inter e il gioco a somma zero! 18/03/2019

Il gioco a somma zero è una transazione, ossia un gioco inteso in senso lato, in cui chi vince guadagna ciò che l’altro perde, in modo che la somma di vincite e perdite sia uguale a zero. Una scommessa alla pari rappresenta un gioco a somma zero, scommetto 1.000 €, se vincessi guadagnerei 1.000, che il mio avversario perderebbe.

Questa teoria è applicata anche alle negoziazioni, se dovessi vendere un appartamento del valore di 100.000 € e riuscissi a venderlo a 110.000 €, “guadagnerei” 10.000 € in più che il compratore perderebbe. E farei bene, perché si tratterebbe di una negoziazione spot, non devo “costruire” una relazione col compratore! Questo comportamento è deleterio quando, ad esempio, mi trovo a negoziare con un cliente perché, generalmente, l’obiettivo non è solo effettuare una vendita, ma gestire un rapporto il più possibile duraturo e soddisfacente per entrambe le parti.

E veniamo al caso “Icardi”. C’è chi sostiene che la Società abbia ragione perché, se ha tolto a Icardi la fascia di capitano, ci sarà pur stato un motivo serio. Altri sostengono che, in questo modo, ha messo in difficoltà il giocatore, il cui rendimento, negli ultimi anni è sempre stato eccellente.

Quello che questa vicenda evidenzia è la “rigidità” dei due comportamenti. Sembra che ora domini una posizione di “stallo”: la società non può ridare la fascia di capitano a Icardi, che la vorrebbe per poter rientrare pienamente nel gruppo (diamo per scontata questa posizione del giocatore, benché non perfettamente esplicita).

Al momento è un gioco lose-lose, entrambe le parti stanno perdendo opportunità, l’Inter non si può avvalere di un giocatore forte, il cui valore sul mercato è, nel frattempo, sceso, Icardi, non giocando, non può mettersi in mostra per riconquistare il suo posto in squadra o per cercare una nuova squadra. Detto ciò, non possiamo pensare che non esistano vie d’uscita, anzi…le strade che si possono percorrere sono molteplici.

A chi sta trovare una soluzione? Sicuramente ad entrambe le parti in termini di approccio al problema e un Consulente Finanziario potrebbe essere di aiuto, ma è il management della società che, probabilmente ha più soluzioni da proporre, il management, per sua natura, dovrebbe essere il “giocatore a somma diversa da zero”, perché vuole vincere, ma vuole che con lui vincano i collaboratori, i fornitori, i clienti, gli stakeholder vari.