Alfa di Jensen – Domande OCF 2024

domanda-esame-risposta-esatta

alfa-di-jensen

A cura di ConsulentiFinanziariOggi CFGG (in fondo alla pagina trovi le indicazioni per ricevere una lezione gratuita

La ricerca di “alfa” viene perseguita da quei gestori che, tramite la selezione di titoli (stock picking), cercano attivamente di ottenere un rendimento superiore rispetto a quello ottenibile con una gestione passiva o a benchmark.

Che cosa misura l’alfa di Jensen?

Quand’è positiva misura la capacità del gestore di creare valore tramite la selezione di titoli (stock picking), quando è negativa la distruzione di valore.

Proviamo a rispondere alla seguente domanda d’esame del 2020…(la risposta esatta si trova in fondo alla pagina)

  1. Se l’alfa di Jensen di un fondo comune che investe solo in azioni quotate in Italia ha un valore negativo allora si può concludere che il gestore ha:

A:  manifestato buone capacità di market timing

B:  ottenuto un risultato migliore di quello ottenibile da una strategia passiva

C:  ottenuto performance superiori a quelle del mercato

D: manifestato scarse capacità nella selezione dei titoli

In sostanza, l’alfa di Jensen è data dalla differenza tra il rendimento effettivamente ottenuto dal fondo e il suo “rendimento normale”.

Esempio: Rendimento effettivo – Rendimento normale = 12% – 10% = 2%

Bene, il rendimento effettivo è quello “effettivamente” ottenuto dal fondo, ma che cos’è il rendimento normale? In questo caso, il rendimento normale è quello che avrebbe ottenuto il fondo se il gestore non avesse ricercato alfa tramite la selezione dei titoli ed è semplicemente dato dal rendimento del Benchmark x il beta del fondo.

Riprendendo il nostro esempio, se il rendimento del benchmark fosse stato del 10% e il beta del fondo pari a 1, il rendimento “normale” sarebbe pari al 10%. Il 2% di maggior rendimento (excess return) è dato dalla bravura del gestore che è stato in grado di selezionare dei titoli che erano sottovalutati. Quando, invece, la selezione non è efficace, allora, l’attività del gestore diminuisce il rendimento del fondo rispetto a quanto avrebbe fatto una gestione passiva.

Ora siamo pronti a rispondere ad un’altra domanda…

2. Si considerino due fondi comuni A e B, con lo stesso benchmark/mercato di riferimento e stesso beta, gestiti da due diversi gestori, rispettivamente, A e B. Se l’alfa di Jensen del fondo A è maggiore di quella del fondo B allora:

A:  Il gestore A è attivo, mentre il gestore B è passivo

B:  il gestore B ha manifestato una migliore capacità di selezione dei titoli rispetto al gestore A

C: il gestore A ha conseguito una performance migliore di quella del gestore B

D:  il gestore A ha assunto un maggior livello di rischio sistematico rispetto al gestore B

Se queste indicazioni ti sono sembrate utili, scrivi a infocfgg@gmail.com e otterrai una lezione gratuita CFGG su tutte le domande dell’esame ocf relative all’alfa di Jensen in diretta con un nostro docente…ah…le risposte esatte alle 2 domande sono le seguenti: 1D, 2C